Nel 1968, a Ginevra nasceva l’Organizzazione
International Baccalaureate (IBO), poi diventata solamente International
Baccalaureate (IB), una fondazione che propone un programma scolastico
internazionale senza confini e che oggi si può trovare ovunque nel mondo.
Anche
in Ticino, dove dal 2014 è presente l’International School of Ticino (IST), che
ha inaugurato il suo nuovo campus nell’immobile Cadempino 302 di Imvedo in via Ponteggia
23, nel settembre del 2019.
Il programma formativo IB nasce da valori come il
rispetto e la condivisione interculturale. Se ai giorni nostri potrebbe essere
considerato essenziale, dato il grande numero di persone che si spostano per
lavorare in tutto il mondo, in passato è stato sicuramente rivoluzionario per chi
ha dovuto cambiare spesso il paese di residenza per motivi lavorativi, portando
con sé i figli.
“L’IB è un programma nato 52 anni fa e creato appositamente per
quelle famiglie che devono viaggiare molto per lavoro, trovandosi in costante
difficoltà con i sistemi scolastici differenti".
"Se, ad esempio, una famiglia si
sposta da New York al Giappone per poi tornare in Ticino, confrontandosi con
tre sistemi d’istruzione differenti, trova uno standard a livello globale, che
è però un titolo riconosciuto anche a livello locale” commenta Andrew Ackers,
direttore dell’IST di Cadempino. La scuola, che ha adottato proprio questo
sistema internazionale. "I programmi IB adottano una forma d’insegnamento basato sull’indagine facilitated inquiry – continua Ackers – “promuovendo la collaborazione attiva dello studente insieme all’insegnante per l’apprendimento di una determinata materia, invece che basarsi sul classico metodo di apprendimento frontale. I nostri bambini e studenti possono iniziare dall’infanzia per poi proseguire con le elementari, medie e liceo".
L’istituto, che dal 2014 aveva la sua sede
a Lamone, è nato inizialmente come branchia minore della sede di Como, ma è
cresciuto fino a creare un suo proprio campus nel comune del luganese.
“Questa sede è stata creata dopo la grande
richiesta di famiglie che dovevano portare i figli fino a Como, dove si trova la
nostra struttura più vicina” – sottolinea Ackers. L’IST fa parte di un gruppo internazionale, Inspired Education, con oltre 60 scuole in 5 continenti. È una realtà
discosta, ma che arricchisce il cantone.
Negli anni, la scuola sta riscuotendo
sempre più successo passando da una formazione solamente elementare fino ad
estendersi, attraverso l’apertura del nuovo campus, a quella liceale. “Abbiamo
aumentato il numero di allievi dai 60 iniziali ai 140 attuali e prevediamo di
arrivare fino a 300. Ora possiamo, visto che abbiamo lo spazio” commenta soddisfatto
il direttore britannico – “La metà degli studenti circa, sono di madre lingua
italiana, sia svizzeri che dalla vicina penisola. Il restante 50% proviene da
tutto il mondo rappresentando tutti i continenti”.
Ed è stato lo spazio e la location uno dei
motivi principali del cambio di sede.
“Con l’aumentare degli studenti abbiamo
dovuto trovare soluzioni alternative. A Cadempino, sebbene sia una zona
industriale, abbiamo molto più spazio e molto verde attorno. È piacevole”.
Grazie al suo network internazionale
inoltre, l’IST ha sopperito senza particolari problemi alla fase più
preoccupante della pandemia di coronavirus, seguendo le direttive del governo
ticinese e chiudendo il 12 marzo oltre a passare agevolmente a un sistema
online. “Abbiamo iniziato immediatamente sessioni virtuali, insieme alle altre
64 sedi nel mondo ma continuando l’insegnamento giornaliero in maniera
normale”. Ora, la scuola ha riaperto i battenti “seguendo però le direttive e
rispettando il distanziamento sociale di 2 metri fra gli studenti. Siamo
riusciti a riprendere l’insegnamento settimanale completo”.
Di Filippo Rossi