Da oggi Immobiliare Vedeggio si chiama Imvedo.
Immobiliare
Vedeggio cambia nome ma resta la stessa nello spirito e nell’organizzazione, impegnandosi a fondo
per offrire un servizio preciso e di qualità seguendo il nuovo motto, Passione Spazio.
Per saperne di più, qui di seguito l'intervista con Cesare Agustoni, fondatore e presidente del consiglio di amministrazione.
Cesare Agustoni, Immobiliare Vedeggio cambia nome e diventa Imvedo, parte di un’operazione di rinnovo aziendale a 360 gradi, perché?
“I tempi sono cambiati e così, anche secondo la filosofia aziendale, abbiamo dovuto attenerci alle nuove esigenze. Immobiliare Vedeggio, fino a 5 anni fa, non possedeva nemmeno un dipendente proprio, sebbene facesse un ottimo operato ed era gestita dai dipendenti degli altri settori dell’azienda Cesare Agustoni SA. Oggi invece ha un suo organigramma fatto e finito. C’è stato quindi bisogno di guardare al futuro, dando l’opportunità alle nuove generazioni di amministrare e stare al passo con gli sviluppi a livello aziendale. Abbiamo voluto riorganizzare la società basandoci su criteri che fino a pochi anni fa non esistevano, per continuare ad offrire gli eccellenti servizi forniti fino ad ora. Un vero e proprio cambiamento di visione.”
L’azienda è cresciuta in maniera esponenziale negli anni. Un risultato inaspettato visto che è nata come branca di un’azienda che si occupa di un settore differente? Come lo spiega?
“È stato un successo. L’immobiliare è stata fondata più per passione e interesse personale del sottoscritto nel “mattone” e nell’immobiliare, che per uno scopo preciso. Con il tempo però, Immobiliare Vedeggio ha raggiunto oltre 50 mila metri quadrati di spazi affittabili. Un numero che forse solamente altre due aziende in Ticino possono vantare. Da puro “divertimento” quindi, l’azienda ha preso la parvenza di un business fatto e finito, che mi ha sempre impegnato e appassionato tantissimo. Fino a pochi anni fa infatti, mi occupavo io di tutto. E questo dopo aver investito il 100% del mio tempo negli altri settori dell’azienda. Posso proprio dire che è parte del mio DNA.”
Questa passione ha creato anche una filosofia vincente e di conseguenza un rapporto di fiducia con la clientela.
“Direi che ciò è la base di tutto. Ed è proprio questo che non voglio si perda. Il nostro servizio di qualità offerto, che non permette nemmeno al cliente di chiamare per un problema perché lo anticipiamo, oppure il nostro rispetto per l’ambiente e il metodo di costruzione tradizionale hanno fatto sì che la media di anni di permanenza degli inquilini superi i 15 anni. Un dato molto evocativo. D’altro canto, siamo anche avvantaggiati dal fatto che ci occupiamo principalmente di immobili industriali, artigianali e commerciali. Nel settore residenziale contiamo solamente il 5% dei nostri immobili e un 95% nei settori menzionati prima.”
Parliamo di obiettivi. Dove pensate di arrivare attraverso questa ristrutturazione e rinnovo dell’immagine?
“Vogliamo dimezzare il tasso di sfitto che attualmente è dell’8%. Non è una cifra critica ma speriamo di ottenere risultati positivi già nel 2020. Con la nuova “governance”, sostenuta anche da nuove assunzioni in campo commerciale, pianificheremo nuove campagne di marketing e pubblicità. Ci lanciamo verso il domani mantenendo le nostre tradizioni e le nostre qualità. Questa cura dei dettagli ci ha portato, più di una volta, anche clienti internazionali stabilitisi in Ticino e che hanno scelto noi come punto di riferimento proprio per questo. E questo è dimostrato anche dal nostro modo di crescere e investire”. Cresciamo con obiettivi ben definiti e idee in chiaro pur prendendoci qualche rischio, che negli investimenti è inevitabile. Non facciamo mai il “passo più lungo della gamba” per intenderci. Insomma sono dei principi miei che ho cercato di trasmettere a tutti e vorrei che fossero mantenuti. Starà alla nuova generazione valorizzarli in chiave moderna.”
Qual è, in sostanza, la sua filosofia di successo?
“È una questione di carattere, di circostanze nelle quali si opera. Bisogna essere sereni, sentirsi integrato. È essenziale essere attorniarti da una squadra competitiva e vincente. E questo viene attraverso il rispetto per il lavoratore. È tutto. Abbiamo tramutato la passione in obiettivi e quindi risultati concreti.”
Di Filippo Rossi