Mai sentito parlare di Snoezelen e camera multisensoriale? Un’attività particolare e affascinante, nata in Olanda negli anni ’70, e che, sviluppandosi, ha spopolato in tutto il mondo. In Ticino esiste da 15 anni, ma per molto tempo si è limitata a istituti specializzati per anziani o disabili. 4 anni fa tuttavia, Sofia Santori, fondatrice del Centro Sfera Bianca di Cadempino (www.centrosferabianca.ch), ha deciso di renderlo accessibile a tutti.
“Noi oggi lo proponiamo come attività per famiglie o bambini senza nessuna distinzione. La camera multisensoriale permette di “giocare” con i propri sensi, di rilassarsi, di sentire e sperimentare il proprio corpo entrando in una dimensione distaccata dalla vita quotidiana. Può fungere anche da terapia, ma non è il vero obiettivo” commenta Sofia. È stata lei, terapeuta, ad avere l’idea di portare qualcosa che “in Ticino mancava. Lavoravo nel settore della comunicazione ma, dopo anni, volevo buttarmi in qualcosa di nuovo. Un anno fa sono riuscita a trovare questo spazio, perfetto per la nostra attività”.
“Il centro ruota attorno allo Snoezelen, principalmente. Si pratica attraverso la sala multisensoriale per essere chiari” continua Sofia, seduta in mezzo alla sala, che illuminata da luci soffuse e colorate, da un senso di rilassamento immediato. “La sala è provvista di una strumentazione di base pensata per agire sui sensi e sui cosiddetti stimoli basali; anche grazie alle attività proposte di volta in volta, è possibile riconnettersi con il proprio corpo e staccare dallo stress quotidiano”.
La cosa particolare di quest’attività, che non si può comparare ad una vera e propria terapia, è l’inclusione.
È per tutti: Da chi possiede un handicap a intere famiglie, che vogliono confrontarsi con quest’esperienza. Come cerca di insistere la fondatrice, lo Snoezelen non ha l’obiettivo di risolvere un problema. “Nel caso di persone con disabilità, per esempio, la sala multisensoriale non guarirà. Però, potrà portare un miglioramento nella qualità della vita e una sensazione di benessere e rispetto, il che è fondamentale. Questo vale per ogni età e condizione. Per noi benessere è qualità di vita”.
Il Centro Sfera Bianca oggi ospita anche molte visite scolastiche, sempre in crescita. A volte invece sono loro, che lavorano anche con istruttori, a recarsi nei centri scolastici.
“Organizziamo anche corsi di formazione nell’ambito dello Snoezelen, una prima in Ticino”. Una delle ragioni che ha portato Sofia a cimentarsi in questa nuova attività, è stata la sua esperienza in prima persona, essendo mamma di una figlia autistica. Ha deciso di dare un appoggio a chi, come lei, ha avuto difficoltà nel trovare risposte o attività che si rivolgessero direttamente agli interessi di sua figlia e che l’aiutassero a recuperare materiale utile per aumentare il suo coinvolgimento nei momenti di gioco.
“Insieme alla sala multisensoriale ho deciso quindi di creare anche un negozio di giocattoli inclusivo. Non è per nulla facile trovare dei giochi, degli strumenti o gadget adatti a tutti. Non parliamo di giochi simbolici o classici, di cui il mercato è già stracolmo. Cerchiamo di acquistare dei giocattoli che abbiano una funzione secondaria. Sono strumenti e materiali scelti anche con l’aiuto di terapeuti che spesso ci consigliano”.
Facendo qualche acquisto mirato, oggi Sofia mostra come il negozio si sia trasformato, riempiendosi di giochi con diverse specificità. Ci sono sezioni ben precise: da giochi in legno a quelli più moderni o ad effetto “wow”, come lei stessa li descrive, ovvero che comportano una scoperta dopo un’azione. “Tutto può essere usato da tutti, ecco il concetto di base, che non è differente dallo Snoezelen. Trovare giocattoli che stimolino una reazione o una scoperta, non è semplice. Ecco perché, data la mia esperienza diretta, ho deciso di aprire un negozio che possa aiutare e facilitare la vita di molte persone”. Oggi il negozio è anche online e Sofia è riuscita a creare il suo piccolo angolo di paradiso: “Invito tutti a provare la sensazione di benessere provata nella sala multisensoriale”.
Di Filippo Rossi