Una scelta coraggiosa quella di Guglielmo e Geri
Sonego. Da un anno e tre mesi difatti, il rinomato marchio ticinese di calzature si è spostato in via Peri a Lugano.
Una piccola boutique,
abbellita da un affresco ottocentesco appartenente a una nobile famiglia
luganese, che sovrasta una scelta di vestiti all’ultimo grido. “In molti
entrano per chiederci di fare una foto del dipinto. Imvedo ha mantenuto
l’affresco sia per volere della commissione nucleo della città ma anche perché
era importante mantenere l’eredità culturale dell’epoca” spiega Sonego.
L’imprenditore momò ha deciso di fare una
scelta importante, coraggiosa, in un momento difficile per il settore
commerciale di Lugano.
Dopo anni di collaborazione nella filiale luganese di
Jeans Shop (con il quale collabora sempre ma in altri centri del Cantone),
l’azienda familiare ha deciso di aprire un proprio negozio-boutique nel cuore
della città. “Le cose sembrano andare un po’ meglio rispetto a prima. Ma la
crisi si è fatta vedere. I prezzi degli affitti si sono abbassati e così abbiamo
deciso di spostarci da via Magatti a qui. Abbiamo mantenuto una clientela
storica e ora si cominciano a vedere risultati positivi.
Quello che ci ha
contraddistinto è il fatto di essere riusciti a fare attenzione alle abitudini
dei ticinesi e allo stesso tempo alla concorrenza italiana.
Proponiamo
abbigliamento giovanile, cercando di anticipare le mode partecipando a fiere e
facendo ricerche in Italia. Tutto questo cercando di non sforare di oltre il
10% del prezzo offerto sul mercato italiano. Siamo rimasti come quando avevamo
aperto a Maroggia il primo negozio negli anni ’80: un polo prettamente
indirizzato alla moda italiana, che rifletteva i gusti locali e che spesso, i
grandi marchi commerciali svizzeri tedeschi non capivano. Qui la gente ha un
gusto differente” commenta Sonego.
L’imprenditore si dice soddisfatto delle
misure prese dalla città per venire incontro ai commercianti, anche se non
sempre è facile mettere tutti d’accordo. Inoltre, sa bene che in molti hanno
cercato di adattarsi alla concorrenza d’oltre confine.
Guglielmo Sonego è riuscito a mantenere una
linea per quasi 40 anni, senza mai cedere e cambiare stile. Una prova di grande
resilienza e da pochi. Insieme alla moglie, che lo aiuta da sempre nella scelta
della merce e nella vendita, ha iniziato a costruire il suo piccolo impero
trasformando la bottega da calzolaio di suo padre nel cuore di Maroggia in un
negozio di calzature negli anni ’80. Come racconta divertito, “si trovavano
già le scarpe che andavano di moda e che vestivano i ragazzini del paese e
delle zone vicine”.
La piccola boutique ha cominciato ad
espandersi partendo dai mercati aperti, all’epoca con un’importanza ancora
decisiva e che si è persa nel tempo. “La mattina si esponeva e si vendeva la
merce al mercato. Il pomeriggio invece, si apriva il negozio. Poi ogni mese si
andava a fare il giro delle valli ticinesi. Facevamo tappe di un’ora per
paesino. Era il mercato ad avere una parte principale nel nostro business.
Eravamo un punto di riferimento”.
Con gli anni però, le cose sono cambiate, il mondo si
è evoluto e i mercati hanno perso valore. Ma Guglielmo Sonego e sua moglie non
hanno mollato e sono rimasti al passo con i tempi.
È nel 1998 che la coppia ha stilato
un accordo con Jeans Shop entrando in vari centri commerciali ticinesi, da nord
a sud. La cosa importante tuttavia, è il fatto che i Sonego non hanno mai perso
la propria identità. Il marchio è sempre rimasto fedele a ciò per cui è nato, segnato
dalla costanza che pochi altri negozianti ticinesi storici hanno avuto modo di
conoscere e di mantenere. “Noi ricerchiamo un prodotto che venga capito dalla
gente e che piaccia” continua. Una lotta continua in un mercato senza pietà che
ha costretto l’azienda a fare i conti con molte avversità ma che, finalmente,
ha dato i suoi frutti. “Se ci espanderemo? Lo vedremo con le nostre nuove
generazioni. Per ora va bene così. Ci siamo rimboccati le maniche negli ultimi
anni, ma l’apertura di questa boutique è stato un successo inaspettato”.
Di Filippo Rossi